ZONE GEOPATOGENE, REGOLAZIONE ELETTROMAGNETICA E CARCINOGENESI
Conferenza tenuta il 21 marzo 1985 a Parigi

Signori e Signore, VI ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimermi davanti a voi. Innanzitutto tengo a precisare che non parlo a nome di alcuna organizzazione o istituzione e che le opinioni che presento sono del tutto personali. Queste opinioni le ho potute stabilire nel corso della mia professione di oltre trent’anni come medico praticante e confrontarle con esperimenti di vita vissuta.

Molti medici considerano, da più di trent’anni, il problema del cancro in una ottica diversa da quella della medicina accademica e ciò non solo in Germania ma anche in Francia. L’impossibilità di estendere i nostri concetti alla medicina ufficiale induce a pensare che quest’ultima sia reticente alla divulgazione dei fatti. Ciò le dà la possibilità di eludere ogni verifica. Questo comportamento diventa sempre più inspiegabile sopratutto per il fatto che la medicina ufficiale non ha saputo dare fino ad oggi spiegazione plausibile alla carcinogenesi. Ci sentiamo quindi autorizzati, direi quasi sollecitati, a presentare questo concetto alla luce della geopatia. Siamo coscienti che il fattore scatenante geopatologico non è solo responsabile della carcinogenesi, ma la sua importanza è tale che il rifiuto nel riconoscerne l’esistenza sia un ostacolo alla soluzione del problema dei sintomi legati al cancro.

Il cancro è sempre esistito anche nell’antichità più remota; le prove della sua esistenza si possono trovare negli scritti del papiro di Ebers e nell’opera di Ippocrate. Queste considerazioni ci permettono di dichiarare che esistevano già dei fattori cancerogeni indipendenti da quelli scoperti con la tecnica moderna sul piano fisico e chimico. Questi ultimi devono considerarsi come fattori cancerogeni. Da sempre sono esistite le zone geopatogene come corsi d‘acqua sotterranei, reinterramento, fenditure, irradiazioni ionizzanti e telluriche.

La scienza ufficiale riconosce come fattore cancerogeno le radiazioni ionizzanti; un fatto constatato ed ammesso ufficialmente non può nè ora nè in avvenire essere respinto nè essere nascosto. E’ il caso di un avvenimento debitamente accertato ufficialmente che esiste un legame di causalità tra cancro e le zone dette geopatogene. Il barone Von Pohl lo ha provato più di cinquant’anni fa con i suoi esperimenti a Vilsbiburg e in diversi luoghi della Baviera. Su piante urbane di località a lui conosciute tracciò le zone di perturbazione e sostenne che tutti i deceduti di cancro avevano il letto in quei luoghi. Sollecitò dalle autorità sanitarie a titolo di prova il riferimento su piante urbane del numero di decessi dovuti al cancro. Su queste piante aveva fatto figurare naturalmente le zone perturbate determinate in precedenza. Questa statistica permise di rendere noto che non solo a Vilsbiburg ma anche in altre località della Baviera tutti i decessi provocati dalle affezioni cancerogene senza eccezione, si riferivano a persone domiciliate nelle zone tracciate dal Barone Von Pohl. Questo ricercatore utilizzava un bastoncino da rabdomante per i suoi studi perchè a quell’epoca non esistevano ancora apparecchi di misura adatti. Un protocollo autenticato ufficialmente durante la dimostrazione del barone Von Pohl fu redatto il 29/01/1929, quindi più di cinquant’anni fa.

Questa testimonianza è un fatto, non può essere respinto. Rimane alla scienza il compito di trovare una spiegazione a questa relazione causa – effetto. Tutte queste scoperte sono state rafforzate in seguito nel corso di misure fisiche. E’ incredibile che tali misurazioni non siano mai state effettuate dalla scienza ufficiale ma solo da medici, ingegneri e profani interessati al problema. Il presidente della Camera dei Medici di Marburg, il dottor Victor Rambeau, pubblicò già nel 1934 l‘esito delle misurazioni effettuate in tre località nei dintorni di Margburg mediante strumenti di misura fisici. Si trattava di misure di intensità nel campo delle onde medie. L’apparecchio di misura utilizzato come tectonometro per misurazioni geofisiche e messo a disposizione da una società specializzata. Un libro riguardante i procedimenti di misura è stato pubblicato. Le misure effettuate da Rambeau hanno permesso di determinare la coincidenza delle linee misurate con le fenditure rappresentate sulla carta geologica nazionale. L’esito delle misure era incredibile: tutti i malati colpiti da affezioni cancerogene e gravemente malati, abitavano nelle zone precedentemente determinate. Le misure di Rambeau e i suoi risultati non

sono stati resi noti dalla medicina ufficiale. L‘ultima frase del comunicato di Rambeau è la seguente: Abbiamo cercato con il nostro lavoro di statistica la casa localizzata in terreno non perturbato geologicamente ove ci sarebbero state Io stesso delle affezioni cancerogene; quella casa non e’ mai stata trovata. Il valore di questa affermazione ha un significato molto importante e permette di prevedere una profilassi razionale delle affezioni cancerogene. Alla stessa epoca, l’ingegnere elettricista francese di nome Cody, ha effettuato diecimila misurazioni nella città di Havre, riguardanti l‘ubicazione dei letti di malati di cancro nel circondario. Cody utilizzò due camere di ionizzazione chiuse, una posta sopra il letto sospetto, l‘altra posta in una zona vicina: le misurazioni effettuate ai piani alti erano identiche a quelle fatte in cantina. I tempi di caduta delle soglie dell’elettrometro piazzato vicino al letto del malato di cancro era spesso centinaia di volte più lungo rispetto a quello piazzato sopra il letto stesso. Questo comunicato è del 1939.

Il fisico Wuest effettuò delle misurazioni nel 1955 con l’aiuto di un apparecchio americano formato da un tubo di conteggio moltiplicatore composto da 24 celle di conteggio gamma, era il più moderno apparecchio dell’epoca. Queste misurazioni furono eseguite sopra il letto di un malato di cancro situato nelle località di Pleutersbach.

Tre membri della stessa famiglia erano successivamente deceduti nel letto a seguito di affezioni cancerogene. L‘esito delle misurazioni fu un aumento significativo delle radiazioni gamma. Raggiunge infatti il 50% dei malati. Due ricercatori americani, Williams e Lorenz hanno determinato un forte aumento della ionizzazione in due posti: su una perturbazione geologica di 1700 metri e su una fenditura geologica. Le riprese venivano effettuate da un aereo che sorvolava la regione e utilizzavano una camera di ionizzazione. Un altro ricercatore tedesco, Staengle, fece una serie di dimostrazioni a Vilsbiburg nel 1972. Lavorò con l’aiuto di un contatore di scintille sopra le zone indicate già nel 1929 dal barone Von Pohl sulla pianta della città. Si potè constatare nettamente un aumento della irradiazione tellurica in quelle zone. Su di un percorso di circa 200 metri si potè notare il decesso per cancro di cinque persone. Staengle con un particolare dispositivo del suo apparecchio

pote’ escludere la presenza di irradiazioni Alfa, Beta e Gamma. Le misurazioni eseguite su corsi d‘acqua sotterranei a grandi profondità e le perforazioni susseguenti provano che le irradiazioni emesse possono attraversare uno spessore di diverse centinaia di metri di roccia e di terreno. D‘altra parte si riscontra la loro perpendicolarità alle fenditure del terreno ed ai corsi sotterranei. La curva delle misurazioni ci permette di trarre conclusioni sulla profondità e il flusso dei corsi d‘acqua sotterranei. Staengle utilizzando la curva delle misurazioni sul terreno di una impresa, indicò una profondità di 61 metri ed un flusso d‘acqua che varia da 1,5 a 2 litri a secondo. Questi due valori sono stati confermati dalle perforazioni. Questi fatti provano l’interdipendenza tra le formazioni geologiche, i corsi d’acqua sotterranei e la curva di irradiazione. Weber lavorò nel corso del 1977 con un tubo contatore ionico di fabbricazione giapponese in una zona critica e calcolò un aumento di ioni positivi. Ho effettuato personalmente delle misurazioni già nel 1982 con un contatore a scintille nel luogo in cui un mio paziente era stato colpito da una affezione cancerogena due anni dopo il suo trasloco nel suo appartamento.

Ho seguito altre misurazioni dove ha vissuto nove anni dopo l’operazione senza recidiva e dove vive attualmente senza problemi di salute. Gli esiti delle misurazioni che sono stati divulgati fino ad ora, ribadiscono le asserzioni del barone Von Pohl il quale per primo riscontrò un aumento della ionizzazione dovuta alle irradiazioni telluriche sul letto del malato di cancro. La malattia di madame Curie fece prendere coscienza al mondo intero i legami di causa-effetto fra la radiazione ionica e affezione cancerosa. Le affermazioni del barone Von Pohl ne trovano conferma e le misurazioni pubblicate non sono più in contraddizione con la scienza. A seguito degli esperimenti di Eugster su esseri viventi, è stato riconosciuto che ogni impatto di radiazione ionizzante può produrre delle mutazioni nelle cellule in forma maligna. Eugster durante trenta giorni eseguì molti esperimenti nella zona di Jungfraujoch..Un microfilm a sensibilità nucleare cucito nella parte superiore della coscia di alcuni tirocinanti ricevette la radiazione ad alta intensità. Dopo trenta giorni di esposizione, questo film fu tolto e la pelle incisa a livello sottostante, tagliata in serie ed esaminata istologicamente. Ad ogni urto provocato su film, si riscontrava una formazione maligna sulla pelle.

Diventava così possibile dare una risposta al quesito sulle mutazioni della prima cellula cancerogena.

Il potere cancerogeno di una radiazione ionizzante è sempre in funzione della sua intensità e della sua durata di applicazione. Le zone alterate collocate sotto il letto hanno un maggiore effetto delle radiazioni ambientali generali. In ragione della posizione fissa del corpo che giace dalle sette alle otto ore, la radiazione ionizzante è concentrata sulla stessa parte del corpo. Oltre le radiazioni che colpiscono la zona perturbata, si nota anche la distorsione del campo magnetico terrestre il quale ha una azione nefasta nei disturbi arrecata all’orientamento magnetico naturale delle cellule.

Il magnetismo di un corpo o di una sostanza dipende dal fenomeno noto come stato di Spin delle sue particelle elementari. I protoni, i neutroni, e gli elettroni girano intorno al proprio asse; ciò ne consegue la formazione di microcalamite. La loro reciproca calamita è in funzione del loro senso di rotazione. L’introduzione dell’atomografia Spin nella diagnosi medica, ha permesso ai media di far conoscere questi fatti al grande pubblico. In un corpo in buona salute, in particolare nel sangue, gli assi di rotazione sono orientati verso una sola direzione e trasmettono a tutto il corpo un certo grado di magnetismo; questo orientamento rimarrà costante se la persona vive in un campo magnetico naturale non alterato e sarà mantenuto con l’assorbimento di una alimentazione biologica i cui elementi sono loro stessi orientati magneticamente. Nelle zone alterate gli assi di rotazione elementare si incrociano; ciò causa la perdita dell’equilibrio magnetico del corpo. Questo squilibrio può essere diagnosticato con un test ematologico già nel 1976. E’ sufficiente una sola goccia di sangue; da allora ho eseguito più di 14000 misurazioni di questo tipo.

La trasmissione di fotoni tramite cellule vale a dire una radiazione di particelle luminose è legata all’orientamento magnetico delle cellule del corpo umano. Un certo ricercatore A. Popp è riuscito a misurare tale trasmissione. Le perturbazioni dell’orientamento magnetico sono provocate dai cambiamenti calcolabili del campo magnetico delle zone alterate. Già nel 1949 Wetzel riuscì a realizzare delle misurazioni nelle perforazioni di corsi d‘acqua sotterranei; impiegò a tale scopo una bilancia di campo

magnetico. Nel 1960 Wuest eseguì delle misurazioni sorgenti con l‘aiuto di un rilevatore di acqua di Schmidt. Hauser pubblico’ nel 1967 i risultati delle sue misurazioni su formazioni geologiche tramite un magnetometro a risonanza protonica per mezzo di amplificazione. Queste misurazioni hanno rilevato un ritmo quotidiano e amplificati maggiormente delle micropulsazioni.

Certe misurazioni sono state realizzate nel campo dell’elettromagnetica. Già nel 1957 Wuest aveva eseguito una serie di misurazioni sopra i corsi d‘acqua sotterranei e di trivellazione. Aveva usato un misuratore di campo ad onde ultracorte. Staengle indica l’esistenza di un parallelismo tra la curva di radiazione e l‘intensità del campo ad alta frequenza. Reinstorff ed io stesso abbiamo potuto determinare con le nostre misurazioni nel campo ad alta frequenza i legami di causalità della carcinogenesi. Non ho avuto bisogno di ricorrere al bastoncino da rabdomante o al pendolo perché disponevo di apparecchi di misura del campo ad alta frequenza. L’intersecazione delle linee minime del campo ad alta frequenza coincidevano nel posto preciso in cui un paziente fu colpito da tumore allo stomaco e morì. Una linea attraversava una gamba di sua moglie. Soffriva di flebite alla coscia sinistra e alla gamba destra. Non potendo eseguire delle misurazioni nella camera stessa del paziente , ho usato l’apparecchio nel garage vuoto sotto la camera. Si e’ potuto stabilire che una perturbazione riscontrata ad un certo piano si rinveniva nello stesso luogo nei piani superiori o inferiori.

Ancora più impressionante è stata la misurazione realizzata a Troisdorf per un collega; in una stanza un bambino soffriva di asma per gran parte dell’anno. Le crisi erano così violente da provocare l’arresto della respirazione. I genitori decisero di sistemare la loro camera da letto nella stanza occupata dal bambino mentre questi fu sistemato in un’altra stanza. Da quel giorno il bambino non soffrì più di asma. Il letto del bambino era attraversato da tre zone. I genitori sistemarono il letto matrimoniale in quella zona. Dopo qualche mese il padre dovette sospendere il lavoro a causa di crisi d’asma; prima di allora non aveva mai sofferto di tale affezione. La mia collega mi comunicò che lo stato del paziente peggiorò. Cominciava a sputare sangue; fu ricoverato in una clinica dove gli fu diagnosticato un

tumore. Signore e signori, dove pensate si trovasse il tumore? Sulla base delle mie misurazioni ho potuto indicare alla collega il posto esatto del tumore: l’intersecazione delle due zone equivaleva alla localizzazione, abbastanza rara per un cancro, la pleura costale. La collega rimase stupita nel constatare che potevo indicare con tale precisione il luogo del tumore solo sulla base di una misurazione senza conoscere il quadro nosografico. La madre durante le misurazioni era presente. Quando ebbi terminato di tracciare le linee delle zone patogene nel luogo dove era sistemato il letto coniugale, le dissi: in questo letto avete contratto una flebite complicata da una trombosi alla gamba destra. La sua reazione è stata: solo alla gamba destra, effettivamente solo alla gamba destra. Sulla base delle mie misurazioni di intensità del campo ad alta frequenza, su 130 letti di pazienti, durante il 1965, ho potuto stabilire le seguenti relazioni:

1) il focolaio della malattia del paziente si trova invariabilmente in una zona o linea rilevabile.
2) diventa così possibile, previa misurazione sopra il letto di un malato sconosciuto, avere una presunzione dell‘affezione che lo colpisce e inoltre localizzare la sede di tale affezione come quella che ho effettuato con la madre.
3) Un‘attinenza importante causale e temporale esiste fra il manifestarsi della malattia e il periodo della scelta della sistemazione del letto.
4) Le zone perturbate sono identificabili non solo nella stanza del malato ma anche nei piani inferiori e superiori. La perturbazione dunque deve essere considerata come il manifestarsi di una radiazione con un forte grado di penetrazione.
5) Se il paziente lascia il giaciglio abituale per un altro luogo libero da ogni perturbazione, si nota un cambiamento sorprendente del suo stato di salute; nel 30% dei casi sopraggiunge un miglioramento.
6) Una persona che sceglie la stessa sistemazione del malato che lo ha preceduto, a breve scadenza sarà colpita lei stessa dalla medesima malattia oppure lo stesso organo sarà colpito.

Il collega Reinstorff di Hamburg usando un apparecchio di misurazione del campo ad alta frequenza sopra il letto di un paziente è giunto agli stessi risultati. Il dottor Hartmann di

Eberbach che dirige da più di vent’anni un centro di ricerche geobiologiche, ha messo a punto anni fa’, un apparecchio speciale per misurare le zone patogene. Ha effettuato per anni misurazioni del campo ad onde ultracorte sopra i letti dei pazienti e ne ha pubblicato i risultati. Questo apparecchio composto da un un emettitore ed un ricevitore sfortunatamente non e’ più in fabbricazione.**** Hartmann poteva localizzare un tumore senza conoscerne prima l’esistenza valendosi unicamente delle sue misurazioni ad onde ultracorte. Ed ora, dopo aver effettuato le misurazioni nelle zone terrestri indipendentemente dagli esseri umani, andremo a fare delle misurazioni sulle persone stesse. Ciò evidenzierà le loro reazioni quando si trovano nelle zone patogene. Pensiamo con ciò di aggiungere altre spiegazioni all’azione patogena delle zone perturbate.

Hartmann esegui più di 100.000 misurazioni di resistenza cutanea su persone abitanti su quelle zone e dintorni. La curva delle misurazioni fa risaltare un aumento della resistenza e corrente continua. Abbiamo misurato la resistenza in Ohm di mano in mano con una tensione di un volt e mezzo. Quando le funzioni dello scambio del simpatico sono distrutte, i mutamenti possono essere irreversibili. Se la corrente non circola più nel corpo (ciò si può notare sulla curva) gli ioni, l’ossigeno e gli elementi nutrizionali non giungono più alle cellule: di conseguenza i residui del metabolismo non possono più essere eliminati. Si può anche indicare questo attacco come una perturbazione di origine fisica della respirazione cellulare.

Gli sforzi permanenti dell’organismo diretti ad abbassare il valore della resistenza, a normalizzare ogni parametro molto elevato, hanno come conseguenza una distonia neurovegetativa di induzione fisica. Quando dichiaro questa mia opinione sulla concomitanza degli alti valori della resistenza del corpo posto in una zona alterata con in particolare delle manifestazioni spasmodiche, insufficienza circolatoria e disturbi alla respirazione cellulare, allora la curva delle misurazioni è in sintonia con gli elettrocardiogrammi. Il dottor Beck, primario di una clinica infantile di Bayreuth, riuscì a liberarsi di una lombaggine spostando il suo letto e il posto di lavoro. Questi due elementi si trovavano sfortunatamente in una zona geopatogena. Gli venne così in mente di spostare i bambini sofferenti di cardiopatie usando una sedia a sdraio mobile durante gli elettrocardiogrammi; ciò rese possibile effettuare un elettrocardiogramma nella zona patogena e successivamente spostando la sdraio, un secondo elettrocardiogramma nella zona sana. Questo sistema gli permise di concludere che durante gli esami nella zona perturbata, tutti i bambini presentavano delle extrasistole, cioè delle contrazioni supplementari del cuore fino al 50% delle contrazioni normali. Spostando la sdraio in una zona sana, dopo due ore i giovani pazienti presentavano un tracciato dell’elettrocardiogramma normale. Nessun medico ufficiale ha provato mai a riprodurre gli esperimenti del dottor Beck pubblicati nel 1957 nonostante ne fossero a conoscenza.

Hartmann effettuò per la prima volta delle misurazioni di un genere diverso sul corpo umano: si tratta della misurazione a corrente continua che passa dall’uomo alla terra mediante un elettrodo. Nei punti di incrocio del tipo carica si produce un’accumulo di energia e una crescita enorme della capacità del corpo umano; se ne può dedurre una spiegazione dell‘origine delle sorgenti di energia del tumore. Nel punto di incrocio del tipo‘scarica’si produce un abbassamento della corrente corporea probabilmente corresponsabile dell’apparire dei tumori di irritazione come per esempio il sarcoma o la TBC. Le misurazioni all’infrarosso del tipo di quelle eseguite da Schwamm, Hartmann e Meyer-Koenig, hanno dimostrato l‘esistenza di disturbi del metabolismo nelle zone perturbate. L‘intensità delle radiazioni infrarosse varia nei punti di incrocio delle zone perturbate. Stessa cosa per la larghezza del campo.

Gli apparecchi di misura utilizzati furono:

CAMERA DI IONIZZAZIONE (Cody, Williams, Lorenz)

GAMMA-METRO A TUBO (Wuest)

CONTATORE A SCINTILLE (Staengle)

TUBO DI CONTATORE IONICO (Weber)

BILANCIA PER CAMPO MAGNETICO (WeUel)

RILEVATORE D’ACQUA DI SCHMIDT (Wuest)

MAGNETOMETRO A RISONANZA PROTONICA (Hausser)

MISURATORE AD ALTA FREQUENZA DELL’INTENSITA DI CAMPO (Staengle, Wuest,
Reinstorff, Asd1off)

La totalità delle misurazioni eseguite prova non solo l’esistenza di zone perturbate ma in ragione della convergenza delle misurazioni permette di trarre delle conclusioni circa la carcinogenesi. Abbiamo evidenziato nella bibliografia ben ventidue pubblicazioni riguardanti le misurazioni fisiche delle zone geopatogene. Queste pubblicazioni non sono mai state messe in riprova dalla scienza ufficiale e quindi non sono mai state smentite, come ad esempio i lavori di Cody.

Nella seconda parte di questo esposto, ho parlato delle misurazioni eseguite sugli esseri umani prima in zone patogene, poi in zone sane. Gli apparecchi utilizzati erano semplici Ohm-metri (Hartmann), un galvanometro a specchio della società Hartmann & Braun (Hartmann), un misuratore di radiazione ad infrarossi della società Heymann & Weisbaden (Hartmann, Schwamm, Meyer-Koenig) e un cardiografo normale (Beck). Le misurazioni eseguite sul corpo umano in zone geopatogene mostravano delle alterazioni della resistenza e della capacita elettrica del corpo delle irregolarità del ritmo cardiaco ed il riflesso delle radiazioni infrarosse. Quest’ultima derivante principalmente dal metabolismo delle cellule si può concludere che una zona patogena provoca una modifica del metabolismo stesso. I risultati di questa misurazione permettono di trarre altre conclusioni circa la carcinogenesi. Le mie stesse misurazioni effettuate mediante analisi del sangue dei pazienti (dal 1976) mettono in evidenza una perturbazione dello stato di Spin, vale a dire lo stato magnetico del sangue quando quei pazienti abitavano per un lungo periodo in una zona patogena. Con il metodo dell‘esame del sangue diventa possibile sapere se questi pazienti dormono in zone pericolose senza ricorrere ad un radioestesista. Lo stato di Spin ridiventa normale quando il paziente rinuncia a dormire in una zona perturbata. Si può dire allora che il corpo ha riacquistato il proprio orientamento magnetico. Diversi colleghi ed io stesso

abbiamo riscontrato un fatto particolarmente significativo in questo campo: quando si esegue questo tipo di esame del sangue esiste una serie di sostanze chimiche che scompigliano l‘orientamento magnetico del sangue allo stesso modo delle zone patogene. In relazione a tutte queste misurazioni è possibile asserire che esistono degli effetti biologici che danno una spiegazione all’apparire dei tumori. Questa affermazione non è più che parzialmente in contraddizione con il modo di vedere della scienza ufficiale; anzi integra questa alternativa.

Vi ringrazio per la Vostra attenzione e sono a disposizione di chiunque per una discussione.

Esposto il 21 marzo 1985 all’OECD di Parigidal Dr, med. DIETER ASCHOFF

KATERNBERGER STR. 7C

D-5600 WUPPERTAL

***N:B: Gli strumenti usati dal Dottor H.Hartmann menzionati all’interno del testo , sono stati rimessi in produzione dalla Full-Point/ Bioriposo S.r.l nel 1990 e tutt’ora sono in produzione ad uso dei propri addetti.